domenica 6 settembre 2009

La malinconia dei giorni.

Vorrei eppure non voglio.
Sarei eppure non sono.
Crederei ma infondo non credo.

Abile vento,stolto ed ingiusto,
scova tra le foglie,
i ricordi di un caldo passato,
trapelato ad un presente grigio.

Sogni,illusioni,incanti
e magie.

Ricordo soltanto adesso,
attentamente,
che quel posto era chiamato
“il paesello”
Che quel posto,
era adorato,ammirato,
curato.

Ricordo soltanto che quel posto,
sostava
dentro ognuno di noi.

Ma adesso so,
che troppa gente lo ha
abbandonato,
che troppa gente ci ha giocato
e poi ha dimenticato.

Che troppa gente,
non ricorda più
cosa può rendere un uomo
veramente felice.

Non è un formula,
ne un intruglio.

Solo una astratta parola,
chiamata,
fantasia.


Il cappellaio vuole indetro il suo mondo.

martedì 18 agosto 2009

tratteggiando


Mi munisco di percezioni nuove.

Lego tanti fili,per creare una trama distorta.

Definisco la mia sensibilità.

Diriggo un orchestra di stonati musicisti.

Cerco disperatamente alice.

Affogo dolcemente in questo mare(grazie leopardi, che mi tieni compagnia)

Mi illudo di potermi illudere che tutto sia reale

Scrivo parole insensate per cercare un senso a tutto questo


E alla fine mi deleguo.
Cercando fra le carte, l'indirizzo di alice che si è persa ancora una volta.
Sperando in uno conforto.
Guardo da lotano lo stregatto,che piangendo evapora fra i collori innati di questo posto.

sabato 8 agosto 2009

_parole su parole!_Cappellaia parla (!)

Sono nella totale lunaticità e non e capisco il motivo.
Oggi questa maledetta cappellaia matta, che sono io,ha girato per ogni casa nei dintorni,e non ha trovato niente,oltre che raccapriccianti realtà.
Ma davvero questo mondo,crede di avere tutto per andare avanti,quando in realtà gira solo intorno a se stesso??!... poveri noi che scompariamo come il fumo,poveri noi che non sappiamo nulla di quello che siamo che vogliamo,di quello che potemmo essere.
Siamo destinati a correre forse?
Si a correre senza sapere dove stiamo andando,cosa stiamo facendo.
Autoconvincendoci che tutto vada per il verso giusto.
Ma qual è il verso giusto? Signori qui va tutto a puttane e non ve ne rendete conto.
La realtà non ha niente a che fare con la vita. La vostra “normalità” vi sta uccidendo,vi sta privando di voi stessi. Siamo dei fantocci di carta crespa ,non parliamo,non respiriamo non abbiamo vita.
Perché vita non è andare avanti giorno per giorno!
Sono nauseata,ottusa,acuta,fuorviata,sono proprio in tensione.
E poi dico,la folle qui sarei io? Ma voi,voi uomini ignari e stolti, cosa volete saperne della follia?
Voi che guardate con la l’occhio della generalità,vergognatevi più tosto!!!
Siamo al centro del nulla, e nessuno se ne accorge.
State uccidendo l’unico nostro rifugio,da questa pazza e attuale normalità che metti i brividi!
Guardiamo l’universo che va in pezzi.
Guardiamo i bambini che voglio fare i grandi, e i grandi che vogliono fare i bambini.
Ci state cancellando, Ci state uccidendo.
Eppure le meraviglie sono cosi vicine a voi.
Come potete non vederle?
Non sentirle neppure?





Che tristezza di mondo,che c’è al di fiori di qui.
Lepre ignobile,perché sei scappata? E lo so cosa credi!
Sei stata tu a far impazzire il mondo! Hai tolto troppi venerdì!

Ma quando ti troverò sappi,che perirai sotto un immensa tazza di the bollente!
Sgualdrina!

giovedì 6 agosto 2009

_fattezze acute



Uno dei modi per ottenere la consapevolezza di star sognando è quello di andare a verificare se l'ambiente che ci circonda è reale od onirico, ovvero svolgere un test di realtà. Arrivare ad eseguire volontariamente un test di realtà all'interno di un sogno richiede una certa pratica di tale tecnica durante la veglia: nei sogni, infatti, tendiamo a riprodurre i comportamenti e le operazioni che siamo più abituati ad assumere e ad eseguire nel mondo reale.





Lo studio e l'analisi dei sogni inducono a riconoscere un tipo di funzionamento mentale avente leggi e meccanismi diversi dai processi di pensiero che sono oggetto di studio della psicologia tradizionale.

"Il coccodrilletto nel fiume un di' discese e a nuotar sorprese di pesci un bel gruppetto. E tutto... e tutto... e tutto arcigiulivo gli artigli suoi arrotò, dischiuse poi le fauci e i pesci si mangiò!!"